Secondo un’analisi di Immobiliare.it, su cui è da poco possibile valutare il proprio profilo di mutuatario, il 25,4% di chi usa il servizio (è stato analizzato un campione di 5.000 richieste) pensa di cercare casa dopo almeno sei mesi dalla consulenza richiesta sul portale. Ciò indica come gli italiani, probabilmente grazie alla crisi, abbiano imparato la prudenza e molto prima di visionare immobili vogliono avere ben presente la cifra che possono spendere per valutare la fattibilità dell’acquisto. Con questo approccio è più semplice essere realistici ed evitare ricerche non alla propria portata che non fanno altro che illudere e allontanare dalla concretezza dell’essere finalmente proprietari di un immobile. Sapere in anticipo quanto si può puntare a ottenere consente di cercare in modo mirato, veloce ed efficace.

Ma in questa fase gli italiani restano positivi e provano a fare le cose nel modo meno dispendioso per le loro tasche: il 45% del campione, infatti, analizzando il suo profilo di mutuatario prova a simulare la richiesta di un finanziamento che copra il totale del valore dell’immobile. Inoltre nel 70,3% dei casi il mutuo si vorrebbe intestare a una sola persona. Sempre pensando in modo ottimistico, i tempi di rimborso si vorrebbero dilatare, di modo da avere una rata più leggera: se in Italia la durata media di un finanziamento per la casa supera di poco i 20 anni, in questa fase valutativa si vorrebbe puntare ai 30 (32% del campione). Dall’analisi è emerso anche che il 53% di chi ha usato il servizio dichiara di essere l’unico percettore di reddito nella famiglia. Il 29% degli utenti che hanno provato a capire a quanto potrebbe ammontare il proprio mutuo è single, mentre il 28% vive in coppia senza figli.

Fonte: immobiliare.it